The end., Breve storia romantica ispirata alla canzone "The end - The Doors"

« Older   Newer »
  Share  
MissB-
view post Posted on 25/12/2012, 18:13




Questa è la fine
magnifico amico
Questa è la fine
mio unico amico,
la fine dei nostri piani elaborati,
la fine di ogni cosa stabilita, la fine.


Questo cantava una voce familiare proveniente dal vecchio televisore al di là della stanza. Questo era il senso di tutto quello che stava accadendo, questo era quello che lui voleva dirmi. Ma io l'ho capito solo dopo. In quel momento, quelle parole erano solo la colonna sonora di un momento meraviglioso, che si era trasformato da malinconico e doloroso a passionale e stupendo. Ero entrata in quel piccolo scantinato con l'intenzione di parlare, risolvere, e andarmene. Mi ero ripromessa di essere forte, di non cedere alle sensazioni. Ma purtroppo, non c'era nulla da fare, quando lui si avvicinava troppo, io perdevo il controllo, non rispondevo più di me. Tutto di lui mi attirava, tutto di lui mi mandava in visibilio. Le mani, quelle mani che mi avevano accarezzato tante volte, e che desideravo lo facessero ancora e ancora. Quei capelli, che alla luce sembravano dorati. Quelle labbra, che per me erano come il miele per le api. Quegli occhi. Ah, gli occhi. Quegli occhi che cambiavano colore, che erano una volta verdi, una volta blu, e una volta grigi, a seconda del tempo, della luce, e del suo umore. Quegli occhi che quando incontravanoi miei, erano diversi da tutte le altre volte. Erano più belli, più sereni, più.. sinceri. Da quando avevamo litigato ferocemente un anno prima, avevo perso le speranze, mi ero rassegnata che con lui fosse finita per sempre. E invece qualche giorno prima, non si è mai capito bene come, ci eravamo ritrovati. C'era stato un bacio, poi un altro, un altro ancora, il suo scantinato adibito a stanza, il soppalco con i cuscini, e pian piano i vestiti che diventavano superflui.. insomma, si sa come vanno a finire queste cose. Dopo, quando avevo ricominciato a ragionare, avevo deciso di andare a parlargli. Volevo finirla lì, non potevo continuare. Ma, per chissà quale astrusa ragione, ero di nuovo lì, sul soppalco con i cuscini rossi e le tende aracnioni, con lui. Era la seconda volta che finivamo così, era la seconda volta che i baci si trasformavano in carezze sempre più audaci. E sarebbe stata anche l'ultima volta.

Non guarderò nei tuoi occhi... mai più.
Puoi immaginarti come sarà.


Cantava ancora la voce sotto di noi. Da qualche parte, dentro di me, sapevo che quella era l'ultima volta che lo guardavo negli occhi. Dovevo imprimere nella mia mente tutto di quei momenti, dalla bellezza dei suoi occhi all'intensità dei gemiti. Dovevo respirare il suo odore, tanto da non scordarlo più. Dopo quella sera, non dovevamo vederci più. L'avevo deciso. Dovevamo dirci addio. Avevamo stabilito un tacito accordo, dopotutto. Sarebbe stata l'ultima volta.


Uccidi, uccidi, uccidi.
Questa è la fine.


Queste le parole che cantava la voce proveniente dal televisore, mentre mi abbandonavo a lui.

Magnifico amico, questa è la fine.
Mio unico amico, la fine.


La canzone stava finendo, mentre finiva anche il piacere. Nello stesso momento, stavano finendo tante cose, purtroppo. Stava finendo il piacere, stava finendo la canzone che l'aveva accompagnato, e stava finendo un amore.


Mi fa male liberarti,
ma tu non mi seguirai mai.
La fine delle risate e delle dolci bugie.
La fine delle notti in cui tentammo di morire.
Questa è la fine.


Mentre ci rivestivamo, lasciammo parlare gli sguardi. E quando ci scambiammo l'ultimo bacio sulla porta, quando ci guardammo per l'ultima volta, intuii che faceva male ad entrambi. Ma era necessario. Faceva male, era la fine. Mi sentii morire.

Quella era la fine.
 
Top
0 replies since 25/12/2012, 18:13   36 views
  Share